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Nel materiale che la draga riporta dai fondi sabbiosi posti in vicinanza dello storico palazzo di donn' Anna Carafa, e da quelli della vicina località detta Cenito a Napoli, si rinviene una ricca fauna marina. Ricercando in tal materiale per raccogliervi degli Spionidi, anellidi che da qualche tempo formano il soggetto dei miei studii, nell' Aprile del 1908 rinvenni un policheto che in sul principio, sia per la forma ed il numero delle branchie, che per la presenza sul capo d'una piccola antenna, ritenni essere un
Aonides (cfr. Mesnil 1896 p. 242). Mancavano, è vero, all' esemplare raccolto i cirri tentacolari posseduti dagli Spionidi, ma, data la nota caducità di tali organi, non credetti, pel momento, di tener conto d'un carattere negativo dubbio.
In seguito, grazie al Dr. Lo Bianco, al quale porgo vivi ringraziamenti per la cortesia con la quale mi procurò quasi giornalmente abbondanti quantità di materiale dragato, potei raccogliere altri esemplari della stessa specie ed esaminarli sia viventi che preparati con varii metodi della moderna microtecnica. Risultato di tale studio fu che potei convincermi che la specie da me osservata era realmente priva di tentacoli, e che quindi non era da porsi nella famiglia degli Spionidi.